Thursday, January 20, 2011

Playmobil Instructions

BIG BROTHER: TELERIMBORSO

's announcement that Mediaset will reimburse for all viewers che hanno televotato “inutilmente” è una conquista di portata storica! Raramente la televisione accetta intromissioni nei suoi meccanismi (ed io ne so qualcosa dopo aver pubblicato il mio libro-denuncia “Affari loro, dedicato al popolare gioco dei pacchi…).

Purtroppo non abbiamo il tempo di festeggiare: dobbiamo già preoccuparci di come avverranno i rimborsi, ma siamo disponibili a collaborare con Mediaset se assicurerà lealtà e tempi rapidi.

Certo l’occasione è buona per ricordare al pubblico che il televoto è un meccanismo insulso, utile solo ad arricchire reti televisive, titolari del format ed operatori telefonici. E non sono spiccioli: considerando che per programmi come "Amici", "X Factor" e "Grande Fratello" più di un milione di persone vota spendendo in media un euro, il calcolo è facile da fare.

In molti ci rispondono che non dovremmo opporci a questa nuova forma di “democrazia televisiva”. Ma quale democrazia può esistere quando mancano requisiti come trasparenza ed eguaglianza? Se lo spettatore desidera spendere i suoi soldi con il televoto è libero di farlo, ma deve essere informato correttamente e conoscere tutte le regole del gioco.

I regolamenti, dunque, siano chiari e facilmente reperibili, senza microscopiche note a piè di pagina! Fin dallo start (la fatidica frase “apriamo il televoto”), il pubblico deve sapere quanto coast express their preference, how much weight will be and how many times can vote. Moreover, at the end of voting would be good to spread the real number of counts, not just the percentages.
In this "democracy television", then, is not guaranteed equality because it is still possible to make use of a system of sending massive preferences that alter the final result. It is no secret that the outcome of many reality is determined by the purchase of packages of votes through the call center, which is a consumer fraud and a violation of the rules on prize games that exclude the possibility of external interventions that alter the 'identification of the winners.

To overcome these inconvenienti si sta muovendo la decisone dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) di avviare una consultazione sul tema allo scopo di intervenire con una serie di norme condivise: trasparenza, imparzialità, oltre al controllo costante dell'Autorità darebbero maggiore credibilità a questo sistema.

Anche se un dubbio in fondo rimane: se di democrazia si tratta perché si deve pagare?

Autore: Avv. Massimiliano Dona

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